Nel mondo dei videogiochi, una delle critiche che viene più comunemente spesa contro gli autori delle ‘grandi saghe’, è quella di avere poco coraggio. Raggiunto il successo, si dice, gli sviluppatori hanno paura di spezzare l’incantesimo, preferendo – capitolo dopo capitolo – proporre al pubblico semplicemente un ‘more of the same’ del gioco che ha convinto il pubblico.
Rome II si mostra nuovamente in una developer session dedicata alla Creative Assembly, nel corso dell'Eurogamer Expo di Londra. Dalla grafica al fattore emotivo che ricoprirà un ruolo inedito in un titolo di questo genere: ecco quello che ci aspetta in Total War: Rome II.
E’ sempre difficoltoso, per me, essere alle prese con un gioco dedicato a Sherlock Holmes. La mia passione per il detective inglese, infatti, è profonda e articolata (tanto da avermi portato a essere membro dell’associazione holmesiana italiana, ‘Uno Studio in Holmes’). E allora, da un lato ogni titolo che coinvolge l’investigatore mi trova naturalmente ‘ben disposto’, dall’altro posso divenire critico spietato, perché vado a soppesare non solo la valenza del gioco in sé, ma anche la precisione con cui esso ricostruisce le reali dinamiche holmesiane.
Ci sono voluti 11 anni, 11 anni di attesa, di test e Game play più o meno rifinito. Periodi di pausa, squarciati da periodi di grandi idee e di integrazioni. Oggi, finalmente, Cortex Command è tra noi nella sua veste 1.0, a ricordarci che i piccoli progetti, le piccole idee, se ben realizzate, finiscono per diventare gioielli di perfetta bellezza. Avendo del tempo libero, ho deciso di dedicarmi ad un gioco che ho seguito con passione e divertimento per 4 lunghi anni. Alcuni di voi l'avranno già incontrato tramite l'offerta dell'Humble Bundle 2 (a mio parere il più bello), ed alcuni di voi probabilmente ancora ci giocano. Tanti altri, invece, non ne hanno mai sentito parlare: un vero peccato, se volete il mio parere. Ma non temete, se state leggendo queste righe, siete sulla giusta via della redenzione!
Il mix action-puzzle-stealth-shooter (e perdonatemi il lungo elenco definitorio, ma è proprio così!) tipico della saga di Hitman, sta per tornare. In un’incarnazione che sembra avere tutte le carte in regola per essere una pietra miliare della serie.
Dopo aver visto un nuovo livello di gioco della campagna single player e aver giocato le nuove modalità di multiplayer introdotte da Black Ops II ecco che possiamo pubblicare le prime impressioni sul nono capitolo di Call of Duty. All'interno, trovate anche l'intervista a Jay Puryear di Treyarch.
Nel corso dell'Eurogamer Expo 2012, Relic ha mostrato i progressi fatti fin ora con Company of Heroes 2 e ha dato la possibilità ad alcuni dei migliori giocatori di CoH di esprimere la propria opinione su una build avanzata del gioco.
Dopo due ore di prova su PC le idee sul nuovo capitolo di Far Cry sono più chiare. Cominciamo ad analizzare la natura sandbox del mondo di gioco, le possibilità di interazione, l'intelligenza artificiale, il motore grafico e gli altri elementi di contorno di Far Cry 3. All'evento di presentazione ha partecipato anche Jamie Keen, Lead Designer di Far Cry 3.
Quanti di voi sono rimasti “shockati” dall'annuncio di Lego Il Signore degli Anelli? Se devo essere sincero, io no, anzi: mi aspettavo già da anni una trilogia o un capitolo sulle gesta degli eroi Tolkeniani. Già, perché a pensarci bene è abbastanza sorprendente che Lego “Il signore degli anelli” non sia uscito prima per le nostre piattaforme di gioco preferite. La storia, i personaggi, il mondo; tutto era già pronto per essere messo sotto forma di mattoncino. Nell'attesa di poterci dilettare con il gioco vero e proprio, diamo un occhiata a cosa ci riserverà la Terra di mezzo scaturita dalle menti geniali della Traveller's Tales.
La nuova IP di Arkane Studios in questi mesi è stata sotto i riflettori e ha affascinato per quanto di buono sembrava poter offrire. Dopo aver analizzato approfonditamente il gioco possiamo affermare con sicurezza che Dishonored costituisce una delle più liete sorprese di questo 2012. Merito di meccaniche stealth ben realizzate, di una grande levatura artistica delle ambientazioni e di una trama dagli esiti non banali.
Può sembrare paradossale, ma nella stagione che sancisce il definitivo (?) declassamento della Serie A da campionato di prima fascia a lega di second’ordine (per lo meno in termini di qualità e top player presenti), veniamo ‘graziati’ da uno dei migliori Fifa di sempre.
Le difficoltà che sta attraversando l'industria dei videogiochi inaspriscono il sempre complicato rapporto che c'è tra produttori e giocatori. Se internet ha cambiato molti aspetti di questa frastragliata relazione, dando più voce in capitolo ai giocatori, lo stesso media videoludico ha assunto una connotazione sensibilmente differente rispetto a qualche anno fa.
Abbiamo avuto modo di intervistare David Brevik, uno degli autori di videogiochi più celebri di sempre grazie, soprattutto, al fatto di essere stato il principale responsabile dei due primi Diablo. David ci ha parlato del suo nuovo interessante progetto, Marvel Heroes, che considera come un successore spirituale di "Diablo", ma è stata l'occasione anche per tornare su alcuni temi "caldi", come il litigio con Jay Wilson, game director di Diablo III.
Namco cerca il riscatto e ripropone la formula dei combattimenti di coppia, che venne offerta per la prima volta su PlayStation 2 nell’ormai lontano 2000. Il parziale ritorno alle origini giova a questo capitolo, che riesce a risollevare il brand dopo il ‘tonfo’ determinato da Tekken 6.
Il blockbuster per eccellenza in ambito Xbox 360, e volendo per l'intera industria dei videogiochi, è ormai in dirittura d'arrivo. Ecco le prime sensazioni dopo aver visto il 20% del gioco che uscirà, nella versione definitiva, il 6 novembre.