Jade Raymond lavorerà su Star Wars
Collaborerà con Amy Hennig, ex-direttrice di Uncharted, al videogioco su Star Wars in fase di sviluppo presso Visceral Games.
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Luglio 2015, alle 12:01 nel canale VideogamesElectronic ArtsStar Wars
Jade Raymond, una delle superstar del mondo dello sviluppo di videogiochi, ha lanciato un nuovo studio a Montreal chiamato Motive Studio. La Raymond lavorerà con Electronic Arts, nello specifico sul progetto Star Wars in fase di sviluppo presso Visceral Games sotto la direzione di Amy Hennig. A questo punto possiamo pure parlare di Star Wars al femminile.
La Raymond collaborerà anche con BioWare a Montreal per lo sviluppo dei futuri Mass Effect. Si tratta di un passaggio molto importante per colei che ha ricoperto il ruolo di managing director per diversi studi di Ubisoft, per i quali ha lavorato sui franchise Assassin's Creed e Splinter Cell. Jade Raymond ha comunque già collaborato in passato con Electronic Arts, specificamente su The Sims Online.
"Sono onorata di lavorare per un team così talentuoso guidato da un manager come Scott Probst", ha scritto Jade sul blog di Electronic Arts. "E sono entusiasta del fatto che il nostro primo progetto sia diretto da Amy. L'opportunità di lavorare con lei e con Visceral, oltretutto su Star Wars, è una di quelle che ti capitano una volta nella vita".
10 Commenti
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sorriso falso.. e grazie, è in posa per la foto!
Si in effetti non ha vent'anni e ha le zampe di gallina.. ma oh, buttala via!
(e considerato che ha lavorato ad AC e Splinter Cell, forse il nuovo Star Wars avrà diverse sezioni stealth?)
E?
Parli come se questi soggetti dovessere incutere un certo timore reverenziale... A me viene in mente che senza di lei magari ci saremmo risparmiati AC, una delle saghe più scialbe e ripetitive di sempre.
Visceral? Hanno un piede nella fossa da un pezzo, finiranno come come Criterion a fare giochi senza libertà di design o come Danger Close, Mythic, Black Box o Maxis, a subire direttive corporate squallide che alienano l'utenza finché EA non chiude la baracca.
Ne hanno già i segni, prima lo schifo di Dead Space 3, gioco letteralmente infestato di spazzatura voluta dal publisher e poi l'fps annuale su commissione, BF Hardline, gioco che non ha motivo di esistere se non per volere del publisher.
Tutto quello che tocca EA diventa m****, e muore poco dopo.
A me della storia della tizia in questione frega poco, ha lavorato e lavora tutt'ora per i peggiori publisher.
Visceral? Hanno un piede nella fossa da un pezzo, finiranno come come Criterion a fare giochi senza libertà di design [...]"
Il commento come il tuo, che entra nel merito, é ben altra cosa al 'che zampe di gallina' a cui si riferiva la critica che citi.
Parli come se questi soggetti dovessere incutere un certo timore reverenziale... A me viene in mente che senza di lei magari ci saremmo risparmiati AC, una delle saghe più scialbe e ripetitive di sempre.
Visceral? Hanno un piede nella fossa da un pezzo, finiranno come come Criterion a fare giochi senza libertà di design o come Danger Close, Mythic, Black Box o Maxis, a subire direttive corporate squallide che alienano l'utenza finché EA non chiude la baracca.
Ne hanno già i segni, prima lo schifo di Dead Space 3, gioco letteralmente infestato di spazzatura voluta dal publisher e poi l'fps annuale su commissione, BF Hardline, gioco che non ha motivo di esistere se non per volere del publisher.
Tutto quello che tocca EA diventa m****, e muore poco dopo.
A me della storia della tizia in questione frega poco, ha lavorato e lavora tutt'ora per i peggiori publisher.
La mia esperienza con i Dead Space è stata di aver apprezzato il primo come horror dalle meccaniche e dall'ambientazione diversi, di aver apprezzato la compagnia nel secondo e aver constatato che alcuni elementi di horror sapevano tenerli, ma stavano rivolgendosi ad un altro pubblico, ed infine di aver visto un terzo capitolo poco horror ma volto a sviscerare (scusate la freddura involontaria) la storia, cosa che mi è molto piaciuta. Semmai criticherei Dante's Inferno, quale italiano, ma è un gioco e comunque un bel gioco alla DMC. Tutto ciò non per salvare la reputazione della Raymond, comunque. I "peggiori publisher" sono i publisher che ci sono. Non è che Activision sia meglio, che i giapponesi facciano di meglio, che i publisher minori e gli indie siano garanzia di trattamenti migliori e di qualità superiore, possono darne prova senz'altro, ma possono anche finire come chi li ha preceduti. Quel che non mi piacerà di queste case io non lo comprerò e per me finisce lì. Ma in una notizia che parla della Raymond, cogliere l'occasione per spalare letame è un modo di sviare l'attenzione da, e sminuire, una persona che non lo merita a priori.
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