Salvatore Sanfilippo di Redis, Antonio Tomarchio e Walter Ferrara di Cuebiq/Beintoo e Maurizio Sciglio e Marco Anastasi di Cloudgine/Epic Scotland. Sono tre storie che hanno un unico comune denominatore: provengono dall'Italia, precisamente le loro fondamenta sono racchiuse in pochi chilometri. In Sicilia
In futuro, un buon videogioco non potrà prescindere dalla struttura open world. In questo editoriale, a partire da alcune considerazioni circa la struttura di gioco del recente God of War facciamo qualche ipotesi su come potrà in futuro cambiare l'industria dei videogiochi.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito nell'ultima lista delle patologie quella del "gaming disorder", di fatto un disturbo che porta una parte dei videogiocatori all'estraniazione e al distacco dalla realtà che li circonda. Ecco qualche dettaglio in più.
[ATTENZIONE, SPOILER] Questo articolo va letto solo dopo aver completato il prologo di Metal Gear Solid V The Phantom Pain. Andiamo ad analizzare tutti i punti di contatto tra l'ultimo gioco di Hideo Kojima e il capolavoro della letteratura americana di Herman Melville.
Da Dragon Age Inquisition in poi stiamo assistendo a un incremento della longevità dei videogiochi di prima fascia, anche in presenza di complessi motori grafici tridimensionali. Longevità sempre maggiori e mondi di gioco così ampi sono ormai imprescindibili per i videogiochi moderni?
Ripercorriamo le tappe della carriera di Yanis Varoufakis, da docente a collaboratore di Valve fino a Ministro delle Finanze della Grecia in uno dei periodi in assoluto più delicati per l'economia occidentale e l'Eurozona.
Nell'ultimo periodo assistiamo a film che assomigliano sempre più a videogiochi e a videogiochi che assomigliano sempre più a film. Analizziamo il fenomeno attraverso Avengers: Age of Ultron, Mad Max: Fury Road e The Witcher 3: Wild Hunt.
Mentre il settore smartphone non sembra più riuscire a rinnovarsi come ha saputo fare negli ultimi anni, la realtà virtuale appare adesso rampante e capace di migliorarsi sensibilmente di mese in mese.
Nelle ultime settimane i media generalisti hanno sferrato l'ennesimo attacco contro la violenza nei videogiochi. Perché lo fanno? Semplice, perché fa 'audience'...
Il mondo dei videogiochi sta affrontando una delicata transizione che potrebbe cambiare radicalmente le caratteristiche del media. Urgono tecnologie avanzate, ma non solo, se si vuole che i videogiochi continuino ad avere l'enorme riscontro di cui hanno goduto fino ad oggi.
Dopo la recensione di Davide, Stefano ci dà il suo parere sul nuovo Pro Evolution Soccer 2015, anche e soprattutto in confronto a Fifa 15.
L'annuncio di Overwatch da parte di Blizzard ha scatenato tutta una serie di considerazioni da parte dei fan storici della software house di Irvine. Come sta cambiando l'approccio di Blizzard al mondo dei videogiochi?
Una riflessione su quattro giochi agli albori del media videoludico. Zork, Avventura nel Castello, Freedom Fighters e Rogue sono tutt'oggi indimenticabili per chi ha iniziato a giocare negli anni '80.
Alcune considerazioni dopo aver completato The Evil Within: il nuovo titolo di Shinji Mikami stenta a ingranare ma è un continuo crescendo, con una parte finale decisamente spiazzante. Mikami impiega alcuni espedienti che aveva utilizzato in altri suoi precedenti giochi.
Perché Valve non ha mai pensato a un Programma Affiliazione sulla scia di quello di Amazon? Potrebbe portare molti siti a parlare di più dell'universo del PC gaming soprattutto in vista dei futuri rilasci di SteamOS e delle Steam Machines.