NHL 15: Ignite Engine anche per l'hockey

NHL 15: Ignite Engine anche per l'hockey

Una delle migliori simulazioni sportive di EA Sports approda alla next-gen, con un capitolo capace di offrire una base grafica nettamente migliorata e più articolata. Attenzione, però, perché EA Sports ha rimosso alcune cruciali opzioni di gioco, che reintrodurrà, promette, attraverso update che verranno rilasciati nel mese di ottobre.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

La migliore simulazione sportiva?

Chi legge assiduamente i miei articoli sa che la serie NHL di EA Sports è in assoluto una delle mie preferite. Dal punto di vista tecnico, negli anni scorsi è stata una delle serie EA più all'avanguardia, visto che molti elementi fisici e grafici, che solo in un secondo momento abbiamo visto nelle più blasonate Fifa o Madden, erano già presenti da tempo in NHL. Collisioni tra atleti molto realistiche, comportamento dell'intelligenza artificiale quasi sempre convincente e una certa facilità a ridurre in formato videoludico un gioco rapido e adrenalinico come l'hockey sul ghiaccio, hanno finito per generare un franchise che qualsiasi appassionato di sport riprodotto in chiave elettronica non può perdersi.

C'è da dire che amo molto l'hockey sul ghiaccio americano, perché ritengo che quel mix tra casualità e tecnica di gioco si riveli assolutamente esplosivo. Il dover far penetrare un piccolissimo puck tra la sagoma del portiere e la porta di gioco aumenta considerevolmente la casualità, con le partite che molto difficilmente vengono vinte da chi effettivamente merita. Detto questo, gli equilibri tipici dell'hockey sul ghiaccio spingono le compagini ad offrire il meglio di sé al di là della casualità e delle difficoltà, gettando poeticamente il "cuore oltre l'ostacolo".

Stiamo parlando di partite serratissime, dove solamente chi ci crede fino all'ultimo istante può avere la meglio. Solo chi non demorde e rimane concentrato nonostate tutte le difficoltà, come ad esempio quelle dell'equilibrio visto che stare in piedi sui pattini mentre sull'angusto campo di gioco succede letteralmente di tutto, può ambire alla vittoria. E quindi non per niente molte star dell'NHL hanno riportato diversi infortuni e traumi cranici: c'è chi è arrivato addirittura a 11.

NHL 15 è il primo gioco della serie ad arrivare sulla next-gen e il primo ad adottare la piattaforma Ignite Engine già vista in Fifa. Questo consente di avere riflessioni ancora migliori sul campo ghiacciato, tifosi sugli spalti completamente tridimensionali e accuratamente riprodotti, e soprattutto un nuovo sistema di illuminazione, che rende le immagini decisamente più realistiche che in passato. Il pubblico adesso non solo sfoggia dei cartelloni per sostenere questo o quel beniamino ma segue con attenzione l'andamento del match e si infervora nei momenti di maggiore pathos agonistico.

Cambia meno, invece, dal punto di vista del gameplay. Già con i precedenti capitoli, infatti, NHL era arrivato a un tale livello di perfezione che è davvero difficile migliorarlo su base annuale. I movimenti di difensori e attaccanti sono sempre molto convincenti, con la squadra che sa proiettarsi velocemente verso avanti quando deve attaccare e che sa coprire gli spazi quando deve difendersi. Naturalmente, consentire all'avversario di cambiare velocemente fronte di gioco e concendergli spazio per le conclusioni può risultare particolarmente deleterio.

I giocatori devono stare attenti a seguire gli avversari quando questi si proiettano in avanti, evitando appunto di conceder loro preziosi spazi. E quando si attacca devono essere in grado di far girare il disco sfruttando i pochi spazi a disposizione e coinvolgendo tutti i membri della squadra. Certo, nulla evita di provare a scagliare subito il puck verso la porta, ma questo solo raramente porta al gol, proprio per l'elevato livello di casualità che contraddistingue l'esito dei tiri verso la porta: è più facile, infatti, cercare di ricorrere a una deviazione che in qualche modo spiazzi il portiere o il resto della difesa.

Se nei precedenti NHL era molto più semplice sfondare sulle fasce e poi passare la palla in mezzo al "center", adesso questa pratica è molto più difficile, perché i due difensori sanno allargarsi all'occorrenza. È sempre consigliato variare i propri attacchi e cercare di sorprendere l'avversario, "giocando" con la sua intelligenza artificiale, dinamica e reattiva come probabilmente non capita in nessun altro titolo sportivo.

Con NHL 15 abbiamo un ulteriore miglioramento delle routine di intelligenza artificiale e della fisica, in modo da poter sfruttare ogni tipo di rimbalzo del puck, oltre che le balaustre, sempre valide alleate per cercare di contenere l'avanzata delle squadre avversarie. Naturalmente il bello del gioco è vedere dei grandi omaccioni collidere così bruscamente gli uni contro gli altri, come dice lo stesso telecronista di NHL 15, e se queste collisioni non fossero sufficientemente realistiche si perderebbe gran parte del fascino dell'hockey.

Abbiamo notato che il comportamento dell'IA adesso si adatta ancora meglio alle giocate del giocatore, il che rende le partite in single player, e specificamente la modalità Be a GM, una vera e propria goduria. I portieri non esitano in caso di rinvio, rilanciando subito il disco. Nelle precedenti versioni di NHL, invece, provocavano faceoff con eccessiva facilità. Le stesse azioni di attacco sono il più possibile imprevedibili, all'interno di una struttura di gioco per la quale l'IA sembra andare incontro alle stesse difficoltà che ha il giocatore.

 
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