Dishonored
Action/adventure in prima persona con approccio stealth da Arkane Studios.
- Genere:
- » Action/adventure
- Produttore:
- » Bethesda Softworks
- Sviluppatore:
- » Arkane Studios
- Distributore:
- » n.d.
- Motore Grafico:
- » n.d.
- Motore Fisico:
- » n.d.
- Localizzazione:
- » n.d.
- Data di Rilascio:
- » 12-10-2012
PC, PlayStation 3, XBox 360 Sito ufficiale »
Valutazione
Pro & Contro
- Una storia di intrighi e di vendetta non banale
- Artisticamente è un gioiello
- Il Chaos System indirizza l’evolversi della storia. Alle proprie azioni corrispondono conseguenze finali
- Rigiocabilità favorita dai diversi approcci che si possono adottare
- Molti percorsi per raggiungere il medesimo obiettivo
- Missioni secondarie integrate nella trama principale
- Ottimo bilanciamento nell’uso delle armi e nell’utilizzo dei poteri oscuri
- Comparto tecnico altalenante (specie su console)
- Richiede qualche missione prima di acquisire la giusta familiarità con il sistema di controllo
Caratteristiche
- Creato sotto la supervisione dei direttori creativi Raphael Colantonio, capo progettista di Arx Fatalis, e Harvey Smith, capo progettista di Deus Ex
- Assassinii, infiltramenti, brutale violenza, moralità e scelte del giocatore
- I giocatori assumono il ruolo di Corvo, leggendaria guardia del corpo dell'Imperatrice. All'inizio del gioco, Corvo si trova ingiustamente in carcere per l'omicidio della stessa Imperatrice. Chi lo accusa è il corrotto Lord Regent che, però, non ha realizzato il motivo per cui Corvo è leggendario. Non solo è un abile combattente specializzato nell'arte di non essere visto, ma è anche in grado di usare dei poteri soprannaturali che si combinano con il suo talento e con i suoi gadget, facendo di lui uno degli uomini più letali
- Dishonored spinge il giocatore ad essere creativo nell'uso delle proprie abilità e lo invita a pensare delle soluzioni per aggirare ostacoli
- Gli elementi su cui si basa la struttura di gioco di Dishonored sono mobilità, poteri e gadget, ambienti e intelligenza artificiale
- Il punto è che un singolo potere non porta a risultati evidenti, come fare danni o curare il personaggio interpretato dal giocatore; serve, infatti, una combinazione di poteri per generare effetti rilevanti
- Il sistema rileva quanti danni connaterali il giocatore provoca, e il mondo di gioco cambia a seconda delle azioni di quest'ultimo. Non è un semplice sistema che determina se il giocatore è buono o cattivo, ma si tratta di elementi meno evidenti che influenzano le decisioni del giocatore sulla storia senza per forza punirlo o spingerlo verso una determinata direzione