The Evil Within

Survival-Horror di Shinji Mikami che bilancia la componente horror e l’azione, infondendo un forte senso di mistero nel giocatore.
The Evil Within
PC, PlayStation 3, PlayStation 4, XBox 360, Xbox One Sito ufficiale »

Valutazione

VOTO DEGLI UTENTI

Pro & Contro

  • Nemici ostici da affrontare
  • Alcuni scenari e personaggi suggestivi
  • Atmosfera carica di tensione
  • Ottimo lavoro sul piano uditivo
  • Approssimativo dal punto di vista tecnico
  • Intelligenza artificiale e animazioni scadenti
  • Sistema di controllo impreciso
  • Storia fin troppo fumosa nella prima parte

Caratteristiche

The Evil Within
  • Il protagonista si chiama Sebastian, un detective che è solito lavorare in collaborazione con altri due colleghi, Joseph e una ragazza nota semplicemente come ‘Kid’
  • Telecamera posizionata sulla spalla di Sebastian, rendendo quindi gli eventi molto più vicini al giocatore
  • Attenzione sull’impatto cinematografico
  • Forte senso di tensione
  • I movimenti del giocatore costituiscono un ruolo centrale nella componente survival horror: è ad esempio necessario nascondersi e non farsi notare qualora i nemici si trovino nei paraggi
  • Meccaniche stealth sfruttabili per evitare l'impatto frontale, per preservare il limitato inventario
  • Le animazioni e i movimenti cambiano a seconda del contesto e in quei momenti in cui la minaccia è nelle vicinanze
  • Sebastian è stato concepito in modo da creare il maggior livello possibile di immedesimazione nel giocatore
  • L'arma principale non è particolarmente ‘silenziosa’, si tratta infatti di una motosega, ma all'occorrenza si può anche interagire con l’ambiente circostante, selezionando oggetti utili a distrarre e sviare i nemici
  • Interfaccia minimizzata: l’interazione con gli oggetti viene permessa da comandi a schermo, mentre gli unici indicatori negli angoli indicano la barra dell’energia e il numero di munizioni a disposizione
  • La quantità di rifornimenti risulta ridotta ai minimi termini, mentre il nemico più frequente è costituito da zombie, posizionati nei luoghi più inaspettati
  • Le mappe sono pensate per alternare momenti claustrofobici ad altre sequenze in spazi aperti