Call of Duty Advanced Warfare: sarà vera rivoluzione?

Call of Duty Advanced Warfare: sarà vera rivoluzione?

Il nuovo Call of Duty presenta degli interessanti elementi di differenziazione rispetto al recente passato della serie. Innanzitutto è sviluppato da un team che finora non si era mai occupato autonomamente di un Cod, ovvero Sledgehammer Games. Il progetto è iniziato tre anni fa e punta a svecchiare massicciamente, tramite un nuovo scenario futuristico e a meccaniche di gioco decisamente più aggressive, una struttura di gioco che da una parte attira ancora i suoi vecchi fan ma dall'altra fatica a coinvolgere il resto dei giocatori.

di pubblicato il nel canale Videogames
Call of Duty
 

Un mix tra Unreal Tournament, Crysis e Titanfall

In quel di Milano abbiamo avuto nuovamente modo di provare il multiplayer di Call of Duty Advanced Warfare e di vedere una nuova missione della campagna single player. Diciamo subito che Sledgehammer Games, che ha iniziato a lavorare su Advanced Warfare tre anni fa, ha guardato agli elementi di gameplay principali dei più riusciti giochi multiplayer, ovvero Unreal Tournament, Crysis e Titanfall, e li ha inseriti all'interno di meccaniche ed equilibri che certamente non scontenteranno i fan degli ultimi Call of Duty.

Una sorta di mezza rivoluzione, insomma, all'interno di un'impalcaltura tecnica che ha sicuramente qualcosa di nuovo rispetto a quanto offerto dagli ultimi Call of Duty, e che è finalmente veramente next-gen. Alcuni scorci della campagna single player lasciano realmente a bocca aperta, anche perché la storia sembra essere decisamente promettente. Certo, il multiplayer presenta la solita grafica "sacrificata", visto che per questa componente del gioco servono principalmente velocità, fluidità, versatilità e solidità.

A modificare in maniera sostanziale gli equilibri di gioco sono i nuovi movimenti consentiti dall'esoscheletro di cui sono dotati i soldati. Queste possenti armature consentono di spiccare agili balzi, di rimanere attaccati alle pareti verticali, di scivolare velocemente verso la prossima copertura, di cambiare bruscamente direzione mentre si è in volo e di usare tutta una serie di abilità. I giocatori di Call of Duty dovranno padroneggiare tutte le nuove opprtunità di movimento per poter continuare a essere competitivi sul campo di battaglia.

Ma il tutto si inserisce in un contesto che alla base è quello classico dei recenti Call of Duty. Ad esempio, se, proprio come in Titanfall, è possibile utilizzare i jetpack per spiccare ampi balzi, a differenza dello stesso Titanfall, non è possibile camminare sulle pareti. Insomma, sì novità ma allo stesso tempo immediatezza e adrenalina nel classico stile Call of Duty, con meccaniche di firing, di interazione con la mappa e di movimenti di base che rimangono nella sostanza inalterati rispetto al passato e che quindi si confermano come estremamente accessibili.

Potremmo dire che il nuovo Advanced Warfare è una sorta di Titanfall più guidato, proprio perché il gioco deve essere rapido da padroneggiare e offrire un ritmo il più veloce possibile. Insomma, va bene le novità ma guai a scontentare i tantissimi fan che hanno letteralmente divorato Call of Duty in multiplayer, e non, negli ultimi anni.

Armi ad energia diretta, esoscheletri potenziati e mezzi futuristici saranno alla base anche del single player di Advanced Warfare, cambiando pure in questo caso gli equilibri di gioco consolidati negli ultimi anni. Activision e Sledgehammer Games puntano molto su questa campagna single player, nella quale, come abbiamo visto nei mesi scorsi, comparirà anche Kevin Spacey, l'attore vincitore di due Premi Oscar, nel ruolo di Jonathan Irons, il CEO e il fondatore della Atlas, la più grande compagnia privata militare del mondo che è in grado di usare le più avanzate tecnologie disponibili.

Il giocatore non percepirà più le informazioni sul classico hud sul display, ma direttamente tramite proiezioni olografiche dell'arma equipaggiata. Avrà inoltre a disposizione un numero di gadget ben superiore rispetto al passato, come tutte le abilità legate all'esoscheletro e la possibilità di dispiegare dei droni che seguono il bersaglio e lo fanno fuori.

Le vicende sono ambientate nel 2054, quando un'organizzazione terroristica nota come KVA dà l'inizio al primo attacco terroristico globale della storia contemporanea distruggendo i reattori nucleari dei principali paesi occidentali. In tutti e cinque i continenti, le infrastrutture governative e militari, l'elettricità e la tecnologia, non sono più disponibili e questo impedisce all'occidente di fronteggiare la minaccia rappresentata dal KVA.

Il risultato di tutto questo è che le le società militari private (PMC) sono diventate le forze armate dominanti e rappresentano la prima linea di difesa contro il nuovo nemico. Jack Mitchell (Troy Baker), un ex Marine degli Stati Uniti che ha perso il braccio sinistro durante un'azione militare a Seoul, si unisce alla Atlas Corporation. Guidata dal personaggio interpretato da Spacey, la Atlas non rispetta le Convenzioni di Ginevra e accetta qualsiasi tipo di operazione clandestina, schierandosi sempre dalla parte del miglior offerente. Sarà proprio la Atlas a prendere il posto del governo degli Stati Uniti, ormai impotente a far rispettare la Democrazia in tutto il mondo e a sovvertire i nuovi equilibri di potere.

 
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