Il delirio dei voti ai videogiochi

Il delirio dei voti ai videogiochi

La fine dell'embargo sulle recensioni di Thief ha portato alla luce un problema sotterraneo, ma fino a un certo punto. Come si fa a determinare la qualità di un videogioco?

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Qualche giorno fa è scaduto l'embargo per le recensioni di Thief e Gamemag, come centinaia di siti in tutto il mondo, ha pubblicato la sua recensione. Dal momento in cui ti arriva il gioco al momento della fine dell'embargo tu sei solo con te stesso: nel senso che ti fai un'idea sul gioco ma non puoi confrontarti praticamente con nessuno, perché solo i giornalisti che hanno firmato l'NDA stanno giocando al gioco e, appunto, non possono comunicare tra di loro utilizzando strumenti pubblici.

Mi ero fatto un'idea totalmente positiva sul nuovo Thief, perché è un gioco coinvolgente con scenari di gioco realistici e ampiamente suggestivi. Ma non mi dilungo ancora su questo, chi ha letto la recensione sa come la penso. E quindi ero tranquillo: mi aspettavo che all'uscita delle altre recensioni la mia idea sul gioco venisse confermata. Dopo 14 anni che sono in questo campo ritengo di aver acquisito una certa sensibilità su quali possano essere i voti a un gioco e se ci può essere distacco tra la mia visione e quella degli altri.

Invece, al momento dell'esaurimento dell'embargo rimango spiazzato: Thief viene stroncato dalla maggior parte dei recensori stranieri. Non mi interessano tanto quelli italiani, perché i voti delle recensioni italiane sono per tutti i giochi mediamente più alti rispetto a quelli stranieri, offrendo sempre uno scenario non corrispondente a quello reale. Parlo, appunto, dei voti stranieri, che riepilogo rapidamente qui di seguito:

Strategy Informer 7,5/10
Edge 7/10
Ign 6,8/10
Joystiq 4/5
GameInformer 8/10
Gamespot 6/10
GamesBeat 7/10
Computer and Videogames 8/10

Su Gamemag, come saprete, Thief ha preso 4,5/5. È un voto molto alto perché, come sa bene chi conosce il criterio con cui assegniamo le stelline, su Gamemag un voto superiore alle 4 stelline viene dato solo a giochi profondamente innovativi, che in qualche modo lasciano il segno nella storia dei videogiochi. E intendiamo Thief proprio così: insomma, per il sottoscritto è un capolavoro, un nuovo baluardo per il genere degli stealth.

Ma i redattori videoludici stranieri, con mia grande sorpresa, non la pensano così. Come potete vedere voi stessi dai voti appena riportati c'è grossa disparità di vedute sul nuovo Thief, con voti che oscillano addirittura dal 6 fino a qualche "timido" 8. Cosa rimproverano questi redattori al nuovo titolo di Eidos Montreal?

Sostanzialmente si lamentano dell'inadeguatezza del sistema di combattimento, visto che una volta che il giocatore viene scoperto i combattimenti sono troppo irrealistici, con un comportamento delle guardie spesso innaturale e animazioni poco fluide. Ci si lamenta inoltre della mancanza di libertà per il giocatore e di limiti all'intelligenza artificiale anche nel caso delle fasi stealth vere e proprie.

Parto da questo ultimo punto: l'ho scritto anche nella recensione, secondo me uno dei limiti principali di Thief deriva dal fatto che gli ambienti di gioco sono fin troppo piccoli, il che impedisce di avere delle fughe spettacolari come in Assassin's Creed e in certi casi riduce la libertà del giocatore. Nonostante questo, però, ci sono missioni di gioco in cui si è chiamati ad esaminare centinaia di locali differenti o lunghissime gallerie sotterranee. Inoltre, tutta la componente delle missioni facoltative è ambientata in una Città non enorme ma comunque sufficientemente grande da spingere il giocatore al ragionamento e all'interpretazione dei vari piani in cui è strutturata.

Insomma, è un limite che caratterizzava anche Deus Ex Human Revolution, gioco anch'esso non giudicato in maniera uniforme dalla critica ma comunque più apprezzato rispetto a Thief. Se vi ricordate anche a Hitman Absolution era capitata una sorte del genere, per cui il problema che stiamo cercando di analizzare potrebbe diventare il seguente: i recensori videoludici non hanno più un punto di riferimento per i giudizi ai giochi stealth? Come se la componente action fosse ormai indispensabile, mentre il fatto di richiedere ragionamento al giocatore sia quasi un ostacolo alla "qualità".

Il fatto, poi, che Thief abbia ricevuto delle critiche perché la parte d'azione non è fluida e accattivante come Assassin's Creed mi lascia completamente impreparato. Personalmente è un fattore su cui ho sorvolato completamente, e su cui secondo me hanno sorvolato anche gli sviluppatori. Thief è uno stealth game puro e realistico: non ci sono magie e non si può ricorrere all'azione bruta come capita in Dishonored. Nel momento in cui vengo scoperto io sempre, e sottolineo sempre, ricarico l'ultimo salvataggio, in cui il mio operato è ancora "pulito".

Ma allora quelle recensioni cosa mi stanno dicendo? Che non si possono più fare stealth puri? Che gli sviluppatori hanno sbagliato a creare un gioco che innanzitutto piaccia ai fan del Thief originale? Il mio sospetto, e mi spiace accusare senza avere prove certe, è che piuttosto quei redattori non abbiano mai giocato al Thief originale. E che si siano persi quello straordinario livello di coinvolgimento che riusciva a dare, e che di conseguenza non riescano a gustarsi il livello di coinvolgimento del Thief di oggi, che è molto simile a quello originale.

E già questo è un elogio notevole agli sviluppatori di gioco: bravi Eidos Montreal, mi sento di dire, e grazie per averci dato un gioco che ripristina il fascino dei giochi di una volta. Come non premiare un titolo del genere, insomma?

In molti casi questi redattori hanno elogiato giochi come Assassin's Creed o Call of Duty. Ma perché incoraggiare i produttori a puntare sempre sul sicuro? Perché scoraggiarli a riportare in auge un grande gioco del passato e a riproporlo nella esatta forma in cui appariva una volta? Veramente vogliamo che il mondo dei videogiochi si riduca ad Assassin's Creed e Call of Duty? In questo modo la qualità diventa sinonimo di mainstream e i giochi che prendono voti alti sono solamente quelli che interessano alla maggior parte del pubblico. Insomma, se il videogioco non diventa "trending topic" per questi redattori allora è da scartare. Quell'argomento, infatti, non fa views, e questo diventa un ostacolo in un mondo, quello dell'internet di oggi, dove contano appunto solo le views.

Thief, d'altra parte, è un gioco ostico, probabilmente non adatto a chi fruisce i videogiochi in maniera più rilassata. Rispetto a un gioco "normale", a qualsiasi livello di difficoltà, si muore in un numero troppo alto di circostanze. Ma Eidos Montreal si è sforzata ad adattare l'esperienza di gioco a tutti, mettendo un numero talmente alto di impostazioni sulla difficoltà tale da consentire anche al pubblico più distratto di giocare a Thief. Questo tipo di pubblico, infatti, sarà comunque in grado di procedere senza grande frustrazione e a terminare l'esperienza di gioco in poche ore.

Arriviamo, in definitiva, al solito punto: il mondo dei videogiochi è cambiato, e lo sappiamo bene. Adesso i giochi sono molto più immediati e sono rivolti a un pubblico non più di nicchia, ma diffusamente mainstream. È, pertanto, difficile individuare un metodo di valutazione univoco, perché le finalità dei vari titoli oggi disponibili sono molto diverse tra di loro. E per un media che ancora non ha trovato una strada veramente percorribile tra immediatezza e sfida, tra narrazione e giocato, tra esperienza e competizione, è molto difficile trovare dei parametri di valutazione oggettivi.

Il problema allora diventa più ampio: con quali criteri si può fare una valutazione il più possibile oggettiva della qualità di un videogioco? La valutazione non può riguardare più la sola forma di interazione, ma anche il modo in cui il messaggio veicolato dalla storia viene portato avanti, e come viene formato agli occhi del giocatore. Non basta offrirgli dei testi da leggere come succedeva in passato, tutto deve essere cinematografico e la parte di maturazione del messaggio deve seguire delle tecniche e delle regole appartenenti al mondo del cinema classico. Questo riguarda le immagini, la fotografia, la musica, gli effetti sonori.

Ma, basilarmente, i videogiochi vogliono immergere il giocatore in un universo alternativo rispetto a quello reale, in cui valgano regole diverse e in cui tutti possano esprimersi senza limiti socio-culturali. Thief è riuscito a farmi dimenticare molti dei problemi della realtà quotidiana e mi ha trasportato in una dimensione in cui i problemi sono altri, e in cui ho la possibilità di risolverli e di giungere al termine di un'esperienza, anche narrativa oltre che di interazione, distaccata dalla realtà.

Il tutto all'interno di una cornice artistica impeccabile e con una ricostruzione dello scenario medievale di grandissimo livello, con un tipo di interazione, oltretutto, efficace e profondo. Ripeto, non mi capacito ancora di come certi redattori abbiano potuto stroncare un gioco del genere.

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135 Commenti
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gildo8828 Febbraio 2014, 10:41 #1
Dall'articolo:
"Insomma, se il videogioco non diventa "trending topic" per questi redattori allora è da scartare. Quell'argomento, infatti, non fa views, e questo diventa un ostacolo in un mondo, quello dell'internet di oggi, dove contano appunto solo le views."

Perchè voi di gamemag non lo fate pure? Spesso e volentieri sui miei dubbi sull'abbondanza di news, articoli e recensioni su certi titoli, mentre altri titoli meno importanti venivano bistrattati con uscite delle recensioni in ritardo (o non escono proprio), pochissime news o in ritardo, mi è stato risposto che si cerca di avvantaggiare più di altri certi titoli che interessano ai lettori. Quindi anche voi tenete conto delle views e dei videogiochi che diventano "trending topic". Mi fa ridere che ora puntate il dito contro gli altri redattori.

Per quanto riguarda Thief, non credo che sia un brutto gioco, ma non è nemmeno un capolavoro, visto che in pratica riprende gli schemi dei vecchi Thief (quelli si che si possono considerare dei capolavori) aggiornandoli per questa generazione (il che significa tanti aiutini per chi è abituato male da questa generazione). Mi spiace dirlo, ma già dai video-gameplay si notava un'i.a. non proprio all'altezza, cosi come una limitata spaziatura degli ambienti di gioco, difetti che a mio avviso hanno una certa rilevanza. Sulle fasi action, forse qualcuno ha dimenticato che si impersona un ladro, non un killer professionista come può essere Hitman o Ezio auditore.

Per quel che riguarda i voti c'è sempre stato un putiferio e sempre ci sarà finchè qualche recensore con gusti un attimino differenti rispetto agli altri recensori, darà il "numeretto" basso o quello che la mente distorta di questi tempi fa apparire come voto basso, visto che già se un gioco ha ricevuto un 8 al posto del 9 si storce il naso, se poi ha ricevuto un 7/7.5 è automaticamente una schifezza per certi "esperti". E' successa una cosa simile con il recente Castlelvania: Lord of shadows 2. Tutti si aspettavano voti alti sul 9, 8 al limite (con naso storto), invece appena hanno scoperto che le recensioni hanno dato come voti 6/7, tutti anche i più appassionati sostenitori hanno iniziato a dire che era una schifezza, nonostante 7 in fin dei conti dovrebbe rappresentare un buon gioco. L'opposto ad esempio accade con Cod. Tutti si aspettano voti sul 5/6 (tutti quelli con un cervello) ma puntualmente arrivano 8/9. Rendetevi conto, voi redattori, che avete il potere di deviare le menti di molti dei vostri lettori con un semplice numeretto.
Max_R28 Febbraio 2014, 10:54 #2
Intendo giocarlo al massimo della difficoltà, senza perdermi nulla di nulla. Solo allora capirò quanto vale.
Noir7928 Febbraio 2014, 10:55 #3
Da fan di lunga data dei primi Thief, non posso che concordare con Rosario - molta gente si lamenta di aspetti del gioco facendo paragoni del tutto innecessari; dopo aver visto la First Impression di TotalBiscuit i miei dubbi sono stati senza alcun dubbio fugati.
Stasera lo proveró, non vedo l'ora!
gaxel28 Febbraio 2014, 11:21 #4
Lo ripeto anche qui, la maggior parte dei recensori son ventenni cresciuti a pane e Call of Duty, che nn hanno mai giocato a qualcosa antecedente ad Halo... lo dico da tempo, e Grasso me lo conferma. Sono come qualcuno che vuol giudicare la contemporaneità, senza conoscere la storia.

Se un gioco stealth ha un combat system fatto male, è un gioco stealth fatto bene. Punto. Il resto è fuffa. In Thief, se ti scoprono, non fuggi alla Assassin's noia Creed, semmai usi gadgets, e soprattutto non combatti, al massimo ricarichi.

Non solo, inseguire il cinema, ricercare la cinematograficità in un videogioco a tutti i costi, è la più grossa min...ata di questa generazione, ma non entra in testa alla gente, purtroppo.
Vertex28 Febbraio 2014, 11:30 #5
Deus Ex Human Revolution:
Metascore 90
User Score 8.4

Thief:
Metascore 69
User Score 5.1

Ok, supponiamo che i recensori stranieri abbiano preso un abbaglio collettivo, mentre quelli italiani siano nel giusto. Vorrei sapere perchè gli utenti abbiano valutato molto positivamente Human Revolution mentre hanno accolto malamente quest'ultimo Thief. Evidentemente ci dev'essere qualcosa che non funziona...o no?
Alekos Panagulis28 Febbraio 2014, 11:30 #6
Grasso sono d'accordissimo con te. Non si può stroncare questo gioco perché il combat system non è appagante, né per mappe piccole. Significa non aver capito nulla di stealth.
Triste sapere che i reviewer di oggi sanno solo apprezzare giochi per bambini con Assassin's Creed.
gaxel28 Febbraio 2014, 11:39 #7
Originariamente inviato da: Vertex
Deus Ex Human Revolution:
Metascore 90
User Score 8.4

Thief:
Metascore 69
User Score 5.1

Ok, supponiamo che i recensori stranieri abbiano preso un abbaglio collettivo, mentre quelli italiani siano nel giusto. Vorrei sapere perchè gli utenti abbiano valutato molto positivamente Human Revolution mentre hanno accolto malamente quest'ultimo Thief. Evidentemente ci dev'essere qualcosa che non funziona...o no?


Se paragonato al primo Deus Ex, Human Revolution è peggio anche di Invisible War, quindi il voto alto non ha senso comunque. Sarebbe da 5, massimo.

Se invece, si giustificano le mancanze di Human Revolution con la "modernità", allora ha senso giustificarle anche a Thief.
Vertex28 Febbraio 2014, 11:46 #8
Originariamente inviato da: gaxel
Se paragonato al primo Deus Ex, Human Revolution è peggio anche di Invisible War, quindi il voto alto non ha senso comunque. Sarebbe da 5, massimo.

Se invece, si giustificano le mancanze di Human Revolution con la "modernità", allora ha senso giustificarle anche a Thief.


Quella su Invisible War è una [U]tua[/U] considerazione. Obiettivamente sotto molti aspetti Human Revolution è superiore a IW.
Detto questo rimane in piedi la mia domanda: perchè gli utenti premiano HR e stroncano Thief?
insane7428 Febbraio 2014, 11:47 #9
Originariamente inviato da: gaxel
Se paragonato al primo Deus Ex, Human Revolution è peggio anche di Invisible War, quindi il voto alto non ha senso comunque. Sarebbe da 5, massimo.

Se invece, si giustificano le mancanze di Human Revolution con la "modernità", allora ha senso giustificarle anche a Thief.


non sono assolutamente d'accordo su DEHU. dire che è peggio di DEIW è un'eresia.
IW era orribile anche senza paragonarlo all'immortale DE.
HU è un ottimo gioco, indipendentemente dal capostipite.
Avendo giocato a tutti e 3, il 2 non lo rigiocherei manco sotto tortura, l'1 e il 3 li ho rigiocati nmila volte, e il 3 dopo averlo preso al D1 su PS3 me lo sono ripreso questo natale in sconto su Steam e me lo sono rigiocato un altra volta con gusto.
Il voto di Metascore è (imho) più che giustificato.
gildo8828 Febbraio 2014, 11:54 #10
Originariamente inviato da: gaxel
Lo ripeto anche qui, la maggior parte dei recensori son ventenni cresciuti a pane e Call of Duty, che nn hanno mai giocato a qualcosa antecedente ad Halo... lo dico da tempo, e Grasso me lo conferma. Sono come qualcuno che vuol giudicare la contemporaneità, senza conoscere la storia.

Se un gioco stealth ha un combat system fatto male, è un gioco stealth fatto bene. Punto. Il resto è fuffa. In Thief, se ti scoprono, non fuggi alla Assassin's noia Creed, semmai usi gadgets, e soprattutto non combatti, al massimo ricarichi.

Non solo, inseguire il cinema, ricercare la cinematograficità in un videogioco a tutti i costi, è la più grossa min...ata di questa generazione, ma non entra in testa alla gente, purtroppo.


Concordo, sopratutto con l'ultima parte in neretto.

Originariamente inviato da: Alekos Panagulis
Grasso sono d'accordissimo con te. Non si può stroncare questo gioco perché il combat system non è appagante, né per mappe piccole. Significa non aver capito nulla di stealth.
Triste sapere che i reviewer di oggi sanno solo apprezzare giochi per bambini con Assassin's Creed.


Passi il combat system, ma non mi risulta che uno stealth-game deve avere le mappe piccole, anzi, allargare la mappa e mettere più approcci possibili dovrebbe essere una buona cosa per quel che mi riguarda. Purtroppo ormai non si invoglia quasi più all'esplorazione dei livelli. Per fare un'esempio stupido, un posto di guardia potrebbe essere aggirabile nascondendosi dietro delle casse e aspettando il momento giusto, oppure esplorando la zona cercando di trovare un punto dove ci si può arrampicare sui tetti in modo indisturbato o ancora se si possiedono grimaldelli esplorare alla ricerca di un tombino che permetta di passare dalle fogne indisturbato. Per quel che mi riguarda allargare la mappe e proporre diverse alternative d'approccio porta solo benefici.

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