Battlefield 4: grafica e multiplayer hardcore ai vertici

Battlefield 4: grafica e multiplayer hardcore ai vertici

Con l'aiuto dell'hardcore gamer Gioacchino, membro del clan Regia Armata, abbiamo sviscerato Battlefield 4, sia per quanto concerne il nuovo motore grafico che per gli equilibri di gioco della parte multiplayer che, come sempre quando si parla di Battlefield, è quella cruciale. Trovate anche il videoarticolo, costruito su immagini catturate dalla versione PC, e una gallery di screenshot, prelevati sempre dalla versione PC con dettaglio grafico impostato sui massimi livelli qualitativi.

di , Gioacchino Visciola pubblicato il nel canale Videogames
Battlefield
 

Di Battlefield in Battlefield

Semplicemente Campo di Battaglia. Per indicare che si tratta dell'esperienza multiplayer più pura, in cui il giocatore ha a che fare con un'arma e un campo di battaglia, tutto qui. Il team svedese DICE, con sede a Stoccolma, si è da sempre concentrato su questa esperienza di gioco, e ha praticamente posto le fondamenta del gaming in multiplayer che coinvolge un numero molto alto di giocatori. A partire da Battlefield 1942, uscito nel 2002, riesce infatti a riprodurre grandi scenari bellici con armi, veicoli e ambientazioni quasi perfettamente fedeli rispetto alle controparti reali.

[HWUVIDEO="1443"]Battlefield 4: videoarticolo[/HWUVIDEO]

Da quel momento DICE ha aggiornato il suo titolo con una cadenza piuttosto ferrea, discostandosi solo in rari casi dal canovaccio che prevede un nuovo capitolo ogni due anni. Battlefield Vietnam uscì infatti nel 2004, mentre Battlefield 2, un titolo che chi ama il multiplayer non potrà mai dimenticare, anche per la presenza dell'avveniristico, per i tempi, Refractor 2, sarebbe arrivato nel 2005. È del 2006, invece, Battlefield 2142, che resta ancora oggi l'unico capitolo della serie ambientato nel futuro, con meccaniche, armi e veicoli del tutto inediti, ed equilibri che alcuni fan rimpiangono ancora oggi.

Nel 2008 DICE introduce la sottoserie Battlefield Bad Company, insieme al motore grafico Frostbite. Per la prima volta abbiamo la parte single player, con una storia dalle tinte fortemente ironiche, ma il multiplayer è di nuovo basato sugli elementi vincenti tipici della serie: ovvero, grandi spazi aperti, conflitti a fuoco su grandi distanze, focus sugli spostamenti e sulla necessità di prendere per bene la mira. Nel 2009, poi, arrivava Battlefield 1943 e l'anno successivo Bad Company 2.

La serie subisce una grossa rivoluzione con Battlefield 3, con il motore Frostbite 2 e una rivisitazione consistente di equilibri di gioco, impatto della fisica e feeling con le armi. Due anni dopo, ecco Battlefield 4.

Ma perché Rosario ci racconta per l'ennesima volta la storia di Battlefield? È presto detto, perché al momento dell'annuncio molti dei fan storici della serie si sono lamentati per il fatto che il rilascio fosse troppo vicino a quello precedente. In realtà, come abbiamo visto, Battlefield si aggiorna in media ogni due anni, per cui non è un'anomalia una nuova installazione per il 2013. Certo, se ci si riferisce alla sola serie principale, i rilasci sono più sporadici. Fatto sta che Battlefield 4 parte subito con un muro molto consistente da abbattere: ovvero convincere i giocatori che vale la pena acquistare un nuovo titolo a prezzo pieno e che le novità sono così importanti da non poter essere inserite in un semplice aggiornamento di Battlefield 3.

DICE parla di motore grafico completamente nuovo per il suo ultimo shooter, ovvero di Frostbite 3. Le cose non stanno propriamente così, perché le novità sul piano della grafica sono veramente scarse, ma ciò non toglie che Battlefield si confermi come una delle serie con la migliore grafica, con alcuni momenti veramente incredibili da vivere, e questo riguarda sia il single player che il multiplayer. Ma il cuore dell'esperienza resta ovviamente proprio il multiplayer, e anche questo presenta diverse innovazioni, con maggiore fisica, nuove animazioni e più dettaglio poligonale: elementi che in qualche modo ammodernano l'esperienza di gioco. Anche, e soprattutto, grazie alla presenza di 10 mappe completamente nuove.

Il single player, invece, resta deficitario come lo era in Battlefield 3, anche se ci sono comunque dei miglioramenti su questo versante come per gli altri. DICE ha introdotto una progressione nel single player simile a quella del multiplayer, visto che i giocatori ottengono punti spendibili esclusivi per questa modalità, che danno accesso ad armi, nastri, piastrine e gadget che altrimenti non è possibile ottenere. Anche la conformazione dei livelli di gioco e le missioni stesse ricordano maggiormente il multiplayer, rendendo il tutto più adrenalinico e divertente rispetto al passato. La storia è un filino più interessante e l'intelligenza artificiale migliorata: quello che è deficitario ancora è il coinvolgimento, visto che il giocatore non deve far altro che procedere dritto nei livelli di gioco, mentre è quasi del tutto impossibile agire in maniera tattica o imprevedibile.

 
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