Gli effetti speciali di Call of Duty Ghosts

Gli effetti speciali di Call of Duty Ghosts

Al GamesWeek che si è svolto la scorsa settimana a Milano abbiamo intervistato Alessandro Nardini, supervisore degli effetti visuali presso Infinity Ward. È stata una chiacchierata molto interessante, e non solo perché abbiamo ricostruito la storia di un professionista italiano che ha lavorato prima per Hollywood e adesso nel mondo dei videogiochi, ma soprattutto perché fa capire quanto sviluppare un videogioco sia diventato simile a produrre un film.

di , Alessandro Oteri pubblicato il nel canale Videogames
Call of Duty
 

Call of Duty come un film

Alessandro Nardini è il supervisore degli effetti speciali di Call of Duty Ghosts, il prossimo atteso capitolo della celebre serie di sparatutto militari in arrivo la prossima settimana. Come ci ha spiegato Alessandro al GamesWeek, realizzare gli effetti speciali in un videogioco è ormai molto simile allo sviluppo degli effetti speciali per il cinema, perché i giocatori si aspettano lo stesso tipo di spettacolarità e di coinvolgimento.

Alessandro, come potete leggere nell'intervista, ha prima lavorato per Roland Emmerich, precisamente al film catastrofico "2012". Nel cinema come nei videogiochi, quando si tratta di produzione di grandi kolossal come questi, si perde il concetto di autorialità, ed è piuttosto una squadra a produrre il risultato finale, dove ognuno dei membri ha una piccola, ma fondamentale, parte.

Le vicende di Ghosts prendono avvio dopo un evento su scala mondiale che ha cambiato le forze in campo, con gli Stati Uniti che non vengono più riconosciuti come una super-potenza. Dopo dieci anni dall'evento, un gruppo di soldati elite conosciuti come Ghosts inizia una guerra segreta contro un nemico invisibile, con conseguenze enormi su tutti i protagonisti dalla vicenda e su ciò che rimane dell'America.

Una delle novità in termini di trama e di gameplay più rilevanti riguarderà la presenza del cane Riley. I giocatori possono tenere d'occhio i movimenti del cane tramite uno schermo alternativo di cui dispongono. Riley può eseguire attacchi stealth quando il giocatore fa vibrare il suo collare, segno appunto che è necessario questo tipo di attacco. Inoltre, si può ordinare al quadrupede la direzione verso la quale indirizzarsi.

Il cane, infatti, indossa una telecamera ed è dotato di auricolari. Si può anche ordinare a Riley di abbaiare in modo da attirare uno o più soldati nemici e farli allontantare dalla posizione che si intende attraversare. Secondo Infinity Ward, il cane è l'equivalente degli droni di Black Ops II.

Ghosts offre una grafica decisamente superiore rispetto al suo predecessore, tanto che si può dire che finalmente Call of Duty approdi alla nuova generazione. Ottime illuminazioni, ambienti di gioco più grandi, più dettaglio poligonale avvicinano in qualche modo la grafica di Call of Duty a quella di Battlefield, senza che ciò produca compromessi sul ritmo di gioco.

Infinity Ward poi promette un nuovo engine per l'audio, con sistema di riverbero Adsr, emettitori reattivi e dialoghi di battaglia dinamici. Il team che si occupa dell'audio ha lavorato alacremente per essere in grado di introdurre delle novità che possano rendere più coinvolgente l'esperienza da shooter.

Ma non può esistere Call of Duty senza la parte multiplayer, ed ecco quindi che avremo una serie molto lunga di novità anche in tal senso. Ci saranno le Squadre, mentre la struttura dei Killstreak risulterà rivista. Blitz, Cranked, Search and Rescue, poi, saranno le nuove modalità di gioco. Per la lista dettagliata delle novità al multiplayer vi rimandiamo al report dal GamesCom.

Alessandro è stato molto disponibile con noi, rispondendo a tutte le nostre curiosità, anche quelle più "pericolose" per uno sviluppatore. E per questo lo ringraziamo. Si è detto un lettore di vecchia data di Hardware Upgrade, che ha sempre consultato per risolvere tutte le magagne che possono capitare a qualunque utente di PC.

Fra le righe, potete notare che Alessandro rivela inavvertitamente un nuovo Call of Duty sviluppato da Sledgehammer. Sarebbe la prima volta che questo studio prende in carico in maniera autonoma un intero capitolo di Call of Duty. Però, vi invitiamo a considerare l'informazione come non confermata, perché Alessandro potrebbe essersi semplicemente sbagliato. Ma, senza ulteriori indugi, vi lasciamo all'intervista

 
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