Recensione PES 2014: Fox Engine getta le basi per un futuro brillante

Recensione PES 2014: Fox Engine getta le basi per un futuro brillante

Il nostro giudizio sul nuovo capitolo di Pro Evolution Soccer. Konami getta le basi per una rivoluzione integrando il nuovo motore Fox di Metal Gear Solid 5 all'interno della sua simulazione calcistica. Il test è stato eseguito sulla versione PC del gioco.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

La maglia è onorata, solo se sudata

I più “Saggi” dei nostri lettori (per non dire vecchi) hanno avuto la fortuna di battere una punizione con il mitico “Alesandro Del Peiro” nota bandiera e capitano della Juventus e di mettere il pallone sotto il sette. No, non ci siamo sbagliati, la citazione è corretta e ci serve da incipit per iniziare la nostra recensione del nuovo capitolo Konami dedicato alla simulazione calcistica.

La storia di questo titolo inizia nel lontano 1994 quando il gioco si chiamava ancora International Superstar Soccer. In Italia approdò in due differenti formati: chi aveva infatti una Play Station 1 opportunamente modificata per i titoli non PAL poteva giocare anche alla versione asiatica che prendeva il nome di Winning Eleven.

Questo gioco inizialmente divenne famoso per la grande fedeltà delle dinamiche di gioco e la credibilità dei movimenti dei giocatori. Era così realistico che a cavallo degli anni 2000 riuscì perfino a superare FIFA (a quei tempi indiscusso padrone) della americana EA Sports.

Che la giocabilità di questo gioco fosse così superiore a quella offerta da altri titoli (in quel periodo era in vendita anche TIF This is Football) era comprovato dal fatto che i videogiocatori lo sceglievano nonostante non avesse nemmeno le licenze e le liberatorie per usare loghi e nomi dei giocatori reali (i nomi venivano storpiati in modo da poter essere riconoscibili, vedi del Peiro, ma non soggetti a copyright).

In più ISS, diversamente dai competitor, vantava una precisione nel disegno dei calciatori degna di nota, oltre che nei movimenti e nei tratti somatici. Diventarono per esempio famose le treccine verdi di Taribo West perfettamente rappresentate nel gioco (grande novità per quei tempi).

A partire dal 2008 però EA, stanca del predominio asiatico, decise di apportare grandi modifiche a Fifa. Innovandolo sempre di più riconquistarono la fetta più grande nel mercato e resero Fifa nuovamente il gioco prefrito dagli appasionati. La casa produttrice nipponica si è trovata quindi a rincorrere Fifa e a constatare la diminuzione delle vendite del suo prodotto.

In questa ottica, e tornando al presente, Konami ha annunciato l’edizione 2014 di Pro Evolution Soccer come quella della grande svolta, il nuovo che avanza. Come avrete potuto leggere nelle scorse settimane nella nostra preview, il motore grafico utilizzato dal gioco è stato sostituito con uno più moderno: Fox Engine, originariamente pensato per Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain.

La sensazione che abbiamo avuto, ancora prima di provare il gioco, è che il grosso dell’innovazione non lo vedremo in questa edizione di PES. Tesi avallata dal fatto che la casa produttrice giapponese ha dichiarato che Pro Evolution Soccer 2014 non sarà sviluppato per Play Station 4 e Xbox One.

 
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