Il futuro di Starcraft. Hots dalla prospettiva del pro-gamer

Il futuro di Starcraft. Hots dalla prospettiva del pro-gamer

Starcraft II: Heart of the Swarm è la prima espansione dedicata al monolitico Rts targato Blizzard. Ancora privo di una data di uscita ufficiale, Heart of the Swarm (Hots) ha da poco più di un mese iniziato la sua tanto attesa fase di beta test, dedicata esclusivamente al lato multiplayer competitivo.

di pubblicato il nel canale Videogames
Blizzard
 

Introduzione

Ci sono due ottimi motivi per cui i fan di Starcraft non vedono l’ora di mettere le mani su questa nuova espansione: il primo è che, così come il precedente capitolo era incentrato sulla razza Terran attraverso gli occhi di Jim Raynor, questo nuovo episodio sarà tutto dedicato agli Zerg e all’ormai ex Regina delle Lame, Sarah Kerrigan. Cosa ne è stato di Sarah, in che modo l’artefatto Xel’Naga l’ha trasformata e quali sono i suoi piani? Tutte domande a cui risponderà la campagna single player del gioco, mentre la beta in corso, come dicevamo, è solo dedicata al multiplayer.

Ed ecco il secondo motivo per cui Hots è atteso spasmodicamente: l’espansione servirà a dare nuova vita al lato competitivo di Starcraft 2, introducendo nuove unità e, si spera, nuove tattiche, nuovi approcci a un gioco che deve ancora fare molta strada per poter essere accostato al suo immenso predecessore, il re degli Rts Starcraft: Brood War.

Questa anteprima che dedichiamo alla beta di Heart of the Swarm richiede una serie di premesse importanti. La prima, scontata ma non troppo, è che questa fase di test del gioco serve a Blizzard per trarre una serie di valutazioni sul funzionamento delle unità, sul loro ruolo e più in generale sul bilanciamento tra le tre razze (Terran, Protoss e Zerg) in modo da intervenire pian piano e cercare di arrivare alla release con una componente multiplayer il più curata possibile. Questo significa che nel periodo della beta moltissime cose sono destinate a cambiare, anche radicalmente, e i contenuti di questa preview potrebbero risultare obsoleti alla svelta. Già tra i primi giorni di settembre e oggi il volto della beta è cambiato di parecchio, con alcune unità già finite nello sgabuzzino e altre modificate dalla testa ai piedi. E’ bene tenere presente quindi che l’analisi è volutamente molto circoscritta.

La seconda premessa è che inevitabilmente questa preview conterrà giudizi molto personali sul gioco, sul suo stato di bilanciamento, sulle impressioni relative alla beta e sull’efficacia o meno delle scelte operate fino ad ora dagli sviluppatori. Parlare di Starcraft 2 dal punto di vista del multiplayer competitivo è come parlare di calcio, e questo articolo non ha alcuna pretesa di far prevalere un’opinione sulle altre; d’altra parte, da appassionato del gioco, non avrei trovato alcun interesse nel fare un semplice “elenco della spesa” delle nuove unità, senza ragionare, a torto o a ragione, su come il gioco in sé andrà a cambiare.

Prendete quindi questa preview come un tentativo di accendere una discussione tra aficionados, e proprio per questo l’ultima premessa è che questo articolo è volutamente indirizzato a una nicchia specifica di giocatori, ovvero gli appassionati del multiplayer competitivo di Starcraft 2 che hanno una conoscenza approfondita delle meccaniche di gioco, della terminologia, delle unità e così via. Non potrebbe essere altrimenti: la beta iniziata a settembre è dedicata proprio a questa fetta di giocatori, e ha poco o nulla da dire a chi comprerà Hots solo per vivere l’avventura single player o per qualche occasionale partita online senza troppo interesse. Del resto, il multiplayer dell’Rts Blizzard è talmente vasto e complesso che pur indirizzandosi a una “nicchia”, le cose da dire sono veramente tante.

 
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